“Apprendiamo dagli organi di stampa gravissime notizie che, qualora confermate, metterebbero in discussione l’affidabilità dei massimi vertici di STMicroelectronics e soprattutto, determinerebbero pesanti incertezze sul futuro dell’azienda.
Tutto questo, mentre in sede di informativa presso il Comitato Aziendale Europeo (CAE), l’azienda annuncia l’intenzione di presentare alle organizzazioni sindacali un piano di riorganizzazione con pesanti tagli. Per quanto ci riguarda non ci sono le condizioni per discutere tale piano e forse neanche per presentarlo.
Mentre, il Governo (che è parte della proprietà per il 13%), a fronte di diversi solleciti da parte nostra, ancora non convoca il tavolo richiesto sulle prospettive della più grande azienda di microelettronica presente nel nostro Paese con oltre 13.000 lavoratrici e lavoratori.
In assenza della convocazione urgente da parte del Governo e della chiarezza necessaria da parte dell’azienda è stato proclamato lo stato di agitazione in tutti gli stabilimenti”.
Lo dichiara in una nota Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom-Cgil
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 8 febbraio 2025