“La decisione delle aziende che applicano il CCSL di anticipare di un anno la maturazione della settimana aggiuntiva di ferie rispetto quanto contrattualmente definito (la norma originaria, infatti, è la stessa del CCNL Federmeccanica del 20 gennaio del 2008 che è stata mutuata dal CCSL) è un segnale positivo che deve però trovare coerenza e consequenzialità nell’ambito del confronto per il rinnovo del biennio economico del CCSL.
Pur in un contesto in generale certamente complicato, i profitti delle imprese hanno continuato a crescere determinando grandi dividenti per gli azionisti. Ribadiamo che le richieste di aumenti sui minimi avanzate in piattaforma sono assolutamente razionali e legate alla necessità di salvaguardare il potere d’acquisto fortemente minato dalle dinamiche inflazionistiche e speculative di questi ultimi anni. Allo stesso modo, sono razionali e legittime le richieste di integrare i salari in caso di utilizzo di ammortizzatori sociali. Infatti, ad eccezione di Ferrari, la cassa integrazione è una costante anche nelle aziende afferenti il CCSL.
Come Fiom-Cgil metteremo in campo tutte le energie, capacita e iniziative (se i riscontri dovessero essere negativi) per ottenere un accordo che tuteli i salari delle lavoratrici e lavoratori. Continuiamo altresì a ritenere opportuno proseguire il confronto con un tavolo di trattativa unitario e in questo senso sollecitiamo le aziende interessate a superare i veti che continuano a porre”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile settore mobilità e Maurizio Oreggia, coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil.
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 30 gennaio 2025