“Questa mattina all’alba, all’indomani dell’addio dell’amminitratore delegato Carlos Tavares, i lavoratori di Trasnova, che rischiano di perdere il posto di lavoro a fine anno, hanno iniziato un presidio permanente fuori ai cancelli dello stabilimento Stellantis di Pomigliano.
Tutto ciò accede mentre Stellantis continua a mettere in cassa integrazione lavoratrici e lavoratori, a ridurre le produzioni, a svuotare gli stabilimenti e a chiedere soldi pubblici, con un Governo che non sta concretizzando nulla al tavolo automotive e, anzi, taglia dell’80% il fondo automotive per la transizione.
Trasnova è un’azienda che opera nella movimentazione auto per gli stabilimenti Stellantis di Pomigliano, Melfi, Cassino e Mirafiori. La multinazionale non ha rinnovato la commessa e i primi a pagarne le conseguenze saranno i 90 lavoratori impegnati nello stabilimento campano, a cui seguiranno quelli di tutti gli altri siti dove Trasnova è presente. Parliamo di circa 650 tra lavoratrici e lavoratori.
Non è più il tempo di aspettare. E’ necessario un intervento urgente per tutelare l’occupazione e bloccare i licenziamenti. Alla richiesta specifica per Trasnova di convocazione al Mimit, ancora non abbiamo ricevuto risposta. Come aspettiamo ancora la convocazione da parte della Presidente del Consiglio per il confronto complessivo sull’automotive.
Stellantis e il Governo devono dare risposte e smettere di inscenare finte schermaglie tra di loro. La Fiom-Cgil, insieme alle lavoratrici e lavoratori, metteranno in campo in tutti i siti tutte le azioni necessarie per dare concretezza all’articolo 1 della nostra Costituzione e per costruirsi un futuro di dignità e libertà”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Ciro D’Alessio, coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil, Mauro Cristiani, segretario generale Fiom-Cgil di Napoli e Mario Di Costanzo, responsabile automotive della Fiom-Cgil Napoli
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 2 dicembre 2024