“Oggi al tavolo al Mimit il Ministro, Adolfo Urso, ha presentato i contenuti del ‘non-paper’ che sarà discusso giovedì al Consiglio Ue Competitività a Bruxelles. Per la Fiom-Cgil è certamente importante affrontare la discussione anche a livello europeo sui settori dell’automotive e della siderurgia, ma al momento non ci sono risposte che diano garanzie ai lavoratori nè da parte del Governo, nè da parte dell’Europa.
Un anticipo della revisione delle norme europee sulle emissioni, dal 2026 (come è attualmente previsto) all’inizio del 2025, non è una richiesta condivisibile. Nel settore automotive è necessario affrontare con decisione la transizione ecologica con risorse importanti a livello nazionale ed europeo per le nuove tecnologie, per gli incentivi e per difendere l’occupazione. Per questo le risorse pubbliche devono essere vincolate all’impegno delle aziende al blocco dei licenziamenti. Sul tema delle risorse, quindi, il Governo è contraddittorio perché evoca un fondo europeo per la transizione mentre taglia dell’80% il fondo automotive.
Nel frattempo la situazione in Italia è sempre più complessa. Le produzioni di Stellantis continuano a calare e stanno terminando gli ammortizzatori sociali in molti stabilimenti e in diverse aziende della componentistica e della filiera. La discussione a livello europeo è necessaria e fondamentale, ma dobbiamo trovare le giuste soluzioni anche a livello nazionale per salvare l’industria dell’auto del nostro Paese.
Per questo è sempre più urgente che la Presidente del Consiglio convochi le parti a Palazzo Chigi per aprire ad un vero confronto.
Per quanto riguarda la siderurgia a livello europeo c’è già un documento congiunto di lavoro di IndustriAll Europe e Eurofer, a cui abbiamo contribuito come Fiom-Cgil, che sarà oggetto di analisi da parte della Commissione europea. Serve un intervento pubblico del Governo nell’asset della siderurgia, quest’anno l’Italia sta raggiungendo il minimo storico di produzione di acciaio, se pensiamo in particolare all’ex Ilva.
Per garantire la transizione occorre mantenere la capacità installata degli stabilimenti innovando le produzioni. La discussione sulla siderurgia non può prescindere da una discussione più complessa che si estenda anche al tema dell’energia.
Per la Fiom-Cgil è necessario che il Governo assuma come prioritaria la questione delle politiche industriali nel Paese per affrontare le transizioni ecologiche e digitali garantendo il lavoro e l’occupazione”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile settore mobilità, Maurizio Oreggia, coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil e Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia per la Fiom-Cgil
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 26 novembre 2024