"Oggi abbiamo scioperato in tutto il territorio di Ferrara rivendicando il ritiro dei licenziamenti alla Berco e per la garanzia da parte del Governo di una trattativa senza ricatti.
Lo sciopero metalmeccanico in tutto il territorio provinciale e la manifestazione, ci consegnano la forza e il dovere di andare avanti nella lotta per non accettare il destino della distruzione industriale e occupazionale.
Negli ultimi 15 anni il territorio è stato colpito da diverse crisi, una vera e propria bomba sociale che ha provocato un effetto domino. I lavoratori della Berco, del Petrolchimico e della Rexnord insieme con la città di Copparo, con gli insegnanti, i commercianti e le Istituzioni locali, provenienti sia dall'Emilia Romagna sia dal Veneto, hanno deciso insieme di opporsi. Contro la multinazionale ThyssenKrupp-Berco oggi arriva un segnale di forte unità, una voce unanime che dice no ai licenziamenti ed ai ricatti.
Vogliamo riprenderci il futuro industriale di questo territorio e del Paese. Il Governo imponga il rispetto della Costituzione, la nostra Repubblica è fondata sul lavoro. È un'emergenza in tutti i settori, dall'automotiva alla dalla siderurgia e all’ elettrodomestico, a Roma come a Bruxelles.
È ora che le forze politiche e istituzionali si uniscano e sostengano la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori per rimettere al centro la dignità, l'industria e il lavoro".
Lo dichiarano in una nota Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil e Stefano Bondi, segretario generale Fiom-Cgil di Ferrara
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 11 novembre 2024