“Leggiamo con stupore le dichiarazioni rilasciate ieri alla stampa da Francesco Borgomeo che, in rappresentanza di Unindustria, sollecita al Governo ‘strumenti straordinari’ per la transizione ecologica perché in alternativa per l'automotive la fine dell'anno potrebbe significare la chiusura di stabilimenti.
Ci chiediamo se si tratti dello stesso soggetto che è proprietario della ex GKN oggi QF che, ricordiamo, sta per quattro F: Fiducia nel Futuro nella Fabbrica di Firenze. Un'azienda abbandonata a se stessa da più di un anno, che potrebbe beneficiare di ulteriori ammortizzatori sociali che rilancerebbero l’attività, se lo stesso Borgomeo ne avesse l’intenzione.
Ecco, se si trattasse della stessa persona avremmo un problema. La ex GNK non è l'unica azienda di proprietà di Borgomeo e ci risulta che anche in altre vi siano situazioni di difficoltà, pertanto dichiarazioni così forti come quelle rilasciate ieri nella veste di rappresentante delle imprese sono inaccettabili. Piuttosto che avventurarsi in uno scenario di invocazione di una mobilitazione di imprenditori, sarebbe opportuno maggiore senso di responsabilità sociale nei confronti delle lavoratrici e lavoratori scoperti da ogni tutela economica proprio per le sue sciagurate decisioni.
La transizione ecologica, tecnologica ed energetica non è un imprevisto ma una prospettiva nota da tempo. Gli ammortizzatori sono strumenti importanti ma per far ripartire l'industria dell'auto nel nostro Paese, ma occorrono innanzitutto politiche industriali e investimenti. La Fiom-Cgil li chiede da tempo, insieme ad un piano strategico condiviso con il Governo e le imprese che metta al centro i lavoratori e il futuro dell’industria italiana”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile settore mobilità e Stefano Angelini, segretario generale Fiom-Cgil Firenze, Prato e Pistoia
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 5 settembre 2024