Questa mattina nello stabilimento Stellantis di Pratola Serra, in provincia di Avellino, un lavoratore di 52 anni di una ditta esterna di manutenzione in appalto ha tragicamente perso la vita.
A distanza di pochi giorni dalla tragedia di Firenze e a poche ore dall'incidente mortale all'interno della pista di Nardò Technical Center, l'ennesimo morto legato alla catena degli appalti e dei subappalti.
Chiaramente saranno gli organi competenti ad accertare dinamica dell’infortunio mortale di oggi, ma questa strage silenziosa di morti sul lavoro deve essere fermata.
Il Governo e il sistema delle imprese devono assumersi le proprie responsabilità. Occorre rimettere al centro delle scelte politiche del Governo il diritto alla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro anche attraverso una nuova legislazione. Urgono regole specifiche per il sistema degli appalti, che troppo spesso si dimostra deteriore dal punto di vista delle tutele, del salario e perfino della sicurezza sul lavoro.
Le imprese devono agire concretamente con investimenti e formazione sulla sicurezza senza ricercare alibi ogni qual volta si verifica un incidente.
Esprimiamo tutta la nostra vicinanza e dolore alle famiglie dei lavoratori vittime di questi gravissimi infortuni mortali.
Uffici Stampa Fim-Fiom-Uilm-Fismic-Uglm
Roma, 22 febbraio 2024