“Dopo il tavolo di oggi a Palazzo Chigi siamo ad un passo dallo scontro. È passato oltre un mese e siamo ancora al punto di partenza. Abbiamo ribadito al Governo la necessità dell’assunzione di responsabilità con la salita del capitale pubblico. Ma nel corso dell’incontro di oggi ci sono state prospettate tre ipotesi. La prima Arcelor Mittal accetta di investire; la seconda la multinazionale dichiara di essere d’accordo a uscire; la terza nessun accordo possibile e quindi l’amministrazione straordinaria.
Ci sarà un nuovo incontro con le organizzazioni sindacali tra il 9 e 10 gennaio, dopo l’8 gennaio, giorno in cui il Governo incontrerà Arcelor Mittal. In quell’occasione il Governo dovrà dirci se sta con i lavoratori e l’interesse generale del Paese, piuttosto che con la multinazionale.
Siamo all’atto finale. Il tempo che il Governo sta dedicando ai buoni rapporti con la multinazionale, è tempo che sta aggravando la situazione dei lavoratori, degli impianti e delle città.
Come Fiom-Cgil, dopo il prossimo incontro, valuteremo insieme alle altre organizzazioni sindacali tutti gli strumenti sindacali e legali per tutelare gli interessi dei lavoratori, degli impianti e del Paese”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil e Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia per la Fiom-Cgil
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 29 dicembre 2023