"Le crisi industriali nel settore automotive aumentano, da Industria Italiana Autobus e dalla Blutec alla ex GKN, dalla Bosch di Bari alla Marelli di Crevalcore, e ora alla Lear di Grugliasco, insieme alla cassa integrazione negli stabilimenti Stellantis e all'invio di 15mila richieste di uscita agli impiegati, dimostrano che il ritardo e l'assenza di interventi mette a rischio l'occupazione. In Italia è urgente recuperare il ritardo in tema di transizione ecologica e di crescita dei volumi produttivi. Per raggiungere questi obiettivi saremo al tavolo al Ministero per contrattare un piano per rilanciare gli stabilimenti Stellantis e tutta la filiera della componentistica garantendo l'occupazione.
Sono mesi che manifestiamo e scioperiamo per l'apertura di un confronto con Governo e Stellantis per ottenere le missioni produttive su tutti gli stabilimenti, oltre a quelli dell'indotto, a garanzia della piena occupazione e la produzione di 1 milione di autovetture a cui aggiungere i veicoli commerciali leggeri. Gli investimenti di risorse pubbliche e private dovranno essere condizionati alla ricerca e sviluppo, alla rigenerazione dell'occupazione ed al miglioramento delle condizioni di lavoro.
La Fiom-Cgil, al 'Tavolo Sviluppo Automotive' in programma per il 6 dicembre, contratterà strumenti concreti per la gestione della transizione, il rilancio del settore e la tutela dell'occupazione".
Lo dichiara in una nota Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile settore mobilità
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 20 novembre 2023