Nella giornata di ieri 7 settembre, presso il Mimit, si è tenuto l'incontro convocato dal Ministero, con l'azienda e le Organizzazioni sindacali.
L'azienda, nell'esposizione dettagliata del percorso di approvazione da parte del Tribunale di Na-poli del concordato preventivo, il cui iter è durato poco meno di un anno, con esito positivo, ha an-che evidenziato il miglioramento della situazione economica, ancora con perdite tuttavia, che ve-dono un Gruppo aziendale (Dema-Cam-Dar) in condizioni migliori rispetto a ottobre dello scorso anno, quando fu avviata la procedura di concordato.
Tuttavia, per ciò che concerne il rilancio e la ripresa dal punto di vista industriale del Gruppo, siamo ancora lontani dal conoscere le reali intenzioni della proprietà (Fondo di investimento che de-tiene la maggioranza), rispetto al suo impegno e la presenza diretta nella società o la ricerca di soggetti industriali a cui vendere o in partnership per il rilancio degli stabilimenti del Mezzogiorno.
“Come Fiom-Cgil” ‒ ha dichiarato Claudio Gonzato, coordinatore del Gruppo per la Fiom nazionale – “dopo circa un anno dall’avvio della procedura di concordato, abbiamo ancora una forte perplessità rispetto alle reali intenzioni della proprietà, su quali prospettive ci saranno per gli stabili-menti campani e pugliesi e quale futuro si dovranno attendere i lavoratori, una volta avuta l'approvazione da parte dei creditori. E ricordiamo che proprio i lavoratori in questi mesi sono stati coloro che hanno contribuito in maniera determinante alla ripresa di credibilità del Gruppo.
Per queste motivazioni abbiamo rivolto una richiesta precisa all'azienda e al Ministero: nei prossimi due mesi l'azienda dica esplicitamente se il Fondo vuole rimanere dentro Dema per il rilancio, oppure abbia intenzione di cedere le quote ad altri soggetti, chiedendo nel secondo caso al Mimit di rendersi partecipe, insieme alle Organizzazioni sindacali, della ricerca di un soggetto industriale credibile, all'interno delle aziende che operano nel settore nel nostro Paese e che con-senta un rilancio vero delle aziende e termini questo svuotamento di competenze e perimetri di mercato a cui abbiamo assistito nel corso di questi anni.”
In conclusione, aggiunge Gonzato: “Le rassicurazioni da parte del Ministero ci sono state, non si sono registrati elementi ostativi da parte aziendale, ora vedremo se alle dichiarazioni coincide-ranno fatti e modi di agire che vadano nella direzione richiesta, perché l'interesse primario per la Fiom è il rilancio e la salvaguardia occupazionale e industriale delle aziende del Gruppo Dema nel Mezzogiorno, in un settore in ripresa e che crescerà.”
Ufficio stampa Fiom-Cgil nazionale
Roma, 8 settembre 2023