"È stata straordinaria l’adesione alla seconda giornata di sciopero nazionale dei metalmeccanici oggi nel Centro-Sud, dopo quella di venerdì scorso che ha coinvolto il Nord Italia. Si sono fermate oggi le metalmeccaniche e i metalmeccanici di Lazio, Umbria, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Nel Mezzogiorno è ora di fermare la dismissione industriale e contrattare la transizione investendo risorse per nuove assunzioni di giovani, donne e uomini. Devono trovare soluzione le crisi industriali aperte al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che dai petrolchimici alla siderurgia fino all’automotive, altrimenti rischierebbero di provocare migliaia di licenziamenti.
Con lo sciopero di oggi le lavoratrici e i lavoratori hanno inteso accendere un riflettore sullo stato dell'industria nel Mezzogiorno, sulle condizioni di vita e di lavoro e sulla necessità di utilizzare anche le risorse del PNRR per ridurre il gap di lavoro, infrastrutturale e tecnologico, tra le diverse aree del Paese.
Lo sciopero unitario è un primo passo importante a cui senza le adeguate risposte seguiranno altre azioni unitarie dei metalmeccanici. Con questo sciopero abbiamo unito Nord e Sud, precari e lavoratori a tempo indeterminato. Unire è il nostro compito per contrattare con imprese e Governo il futuro del nostro Paese".
Lo dichiara in una nota Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 10 luglio 2023