In data odierna, dando seguito al verbale di mancato accordo sulla procedura di cassa integrazione straordinaria ex. art. 22 bis, si è tenuto un incontro presso la Regione Puglia, con la presenza del Ministero del lavoro, dell’azienda e delle organizzazioni sindacali, per esperire la procedura ex art. 44 comma 11- ter.
Durante l’incontro è emerso che la stessa procedura di cassa integrazione potrebbe subire una voltura sulla base del decreto legge, approvato lo scorso 15 giugno, in cui si fa riferimento alle aziende con più di 1.000 dipendenti, per le aziende di interesse strategico e interessate da complesse riorganizzazioni che non sono riuscite a dare completa attuazione alle procedure che garantiscono la cassa integrazione straordinaria.
Pertanto, la riunione odierna è terminata con un rinvio della procedura di cassa integrazione ex art. 44 comma 11 – ter in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale che indubbiamente, non risolve quanto chiesto dalla Fiom-Cgil in merito alla gestione unilaterale dell’ammortizzatore sociale da parte dell’attuale management, dei futuri assetti societari, del rilancio produttivo dello stabilimento siderurgico e della prospettiva occupazionale, industriale ed ambientale.
È del tutto evidente che in assenza del cambio dell’attuale management e di un ingresso in maggioranza nel capitale sociale di Acciaierie D’Italia da parte di Invitalia non si possa garantire una transizione ecologica, produttiva e sociale.
Lo dichiarano in una nota congiunta Roberto D'Andrea, coordinatore nazionale siderurgia per la Fiom-Cgil e Francesco Brigati, segretario generale Fiom-Cgil di Taranto
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 20 giugno 2023
Acciaierie D'Italia Ex Ilva. Incontro in regione Puglia rinviato in attesa pubblicazione del decreto del Governo. Per uscire dallo stallo è necessario cambiare la governance
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