“Nell’incontro di oggi sullo stabilimento AST Arvedi di Terni al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, abbiamo manifestato grande preoccupazione per la mancanza di certezze sia sul piano industriale che sull’accordo di programma, perché è necessario avere garanzie sull'occupazione, dei diretti e dell’indotto, e sulla continuità di lavoro visto che nell’ultimo mese l’azienda è ricorsa all’utilizzo della cassa integrazione.
Per la Fiom è necessaria la programmazione, e per questo è necessario fissare un incontro rapidamente, nella seconda metà del mese di giugno, presso il Ministero per verificare l’andamento del percorso per l’accordo di programma a seguito del piano industriale.
Il Ministero e la politica devono svolgere la propria parte, è trascorso oltre un anno dall'acquisizione di Acciai Speciali Terni da parte del gruppo Arvedi.
È il piano industriale il punto da cui iniziare nel confronto tra i sindacati e l’azienda nei prossimi giorni per valorizzare le produzioni, a partire dalle linee guida del piano che devono trovare concretezza in particolare relativamente al magnetico e alla filiera del tubo. Occorre chiarire riguardo agli investimenti pubblici e privati per il processo di sostenibilità ambientale, in primis decarbonizzazione e ambientalizzazione.
Nel confronto con i Ministeri competenti e la Regione Umbria andranno affrontati anche i punti critici riguardanti le infrastrutture, dal costo dell’energia fino alla logistica.
Per la Fiom bisogna tenere insieme gli investimenti, la garanzia occupazionale, la sostenibilità ambientale e la tutela delle condizioni di lavoro e della salute e sicurezza“.
Lo dichiarano in una nota congiunta Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil e Alessandro Rampiconi, segretario generale Fiom-Cgil Terni
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 26 maggio 2023