“A fronte dell’ennesimo aumento di produzione con un sostanziale peggioramento delle condizioni di lavoro in tutti i reparti, la Fiom ieri, nel pomeriggio, ha proclamato otto ore di sciopero che hanno interessato anche la giornata di oggi, 11 maggio.
Le lavoratrici e i lavoratori hanno aderito massicciamente alla protesta, tanto che la produzione della Panda e del Tonale si è fermata.
Abbiamo più volte sollecitato la Direzione aziendale ad una più attenta gestione dei carichi di lavoro, delle condizioni di sicurezza e delle condizioni igieniche generali dello stabilimento, ma le risposte sono state sempre insufficienti e l'adesione agli scioperi di questi giorni ne è la dimostrazione.
Bisogna superare la logica contrattuale delle commissioni presiedute dai soli sindacati firmatari, poiché non rappresentano e non risolvono i problemi di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori, i quali - prima con il voto per il rinnovo degli Rls di qualche giorno fa e poi con lo sciopero di oggi - hanno inviato un messaggio preciso all'azienda e dato un chiaro mandato alla Fiom.
Abbiamo chiesto un incontro alla Direzione aziendale per discutere delle problematiche che ci hanno indotto a proclamare lo sciopero, in quella sede ribadiremo che la politica della riduzione dei costi non può passare attraverso il peggioramento delle condizioni di lavoro, mettendo a repentaglio anche la sicurezza dei lavoratori.
Solo una vera contrattazione e il rispetto delle lavoratrici e dei lavoratori può essere il punto di partenza per un confronto vero che porti a risultati concreti per tutte le parti. La Fiom e le sue Rsa non si tirano indietro, ci auguriamo lo stesso anche per l'azienda.”
Lo dichiarano in una nota Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile settore mobilità, Mauro Cristiani, segretario generale Fiom-Cgil Napoli e Mario Di Costanzo, segreteria Fiom Napoli.
Ufficio stampa Fiom-Cgil nazionale
Roma, 11 maggio 2023