Abbiamo avuto oggi un primo incontro interlocutorio con i funzionari del Ministero del Made in Italy e delle Imprese, per esporre le problematiche che stanno sorgendo nel processo di riconversione di Termoli da fabbrica di motori di proprietà di Stellantis a fabbrica di batterie di proprietà di ACC, joint venture partecipata dalla stessa Stellantis insieme a Total e a Mercedes.
Una iniziativa di riconversione positiva, che dovrebbe ricevere centinaia di milioni di contributi pubblici, non può difatti snaturarsi e diventare una tragedia occupazione per superficialità o negligenza. Oggi ACC sta difatti procedendo ad assumere ex novo alcuni lavoratori, senza alcun accordo col sindacato sulle modalità e soprattutto senza alcun impegno a offrire ricollocazione a tutti gli occupati di Stellantis. La cosa non solo è pericolosa in sé, ma si scontra col fatto che non ci sono ammortizzatori sociali sufficienti per accompagnare il processo che dovrebbe terminare addirittura nel 2030.
Per queste ragioni abbiamo ribadito che occorre un confronto urgente e contestuale sia con Stellantis sia con ACC, con la regia da parte del Governo. Devono essere confermati gli impegni di piena tutela occupazionale per tutti i lavoratori di Termoli, con un programma preciso per il passaggio dall’una all’altra fabbrica. Chiediamo che il passaggio avvenga in continuità, poiché è questo il modo più equo e più semplice sia per i lavoratori, sia per le aziende, sia per la fruizione degli ammortizzatori sociali.
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Roma, 31 marzo 2023