“Abbiamo presentato oggi, insieme a Federmeccanica e Fim, Uilm, un importante studio comparativo sulle politiche industriali nelle economie automotive di maggior prossimità all'Italia, quali Francia, Germania, Polonia, Spagna e Turchia.
Partendo dal documento condiviso nel febbraio 2022, lo studio mette in evidenza l’assenza di politiche pubbliche che ha generato un divario con gli altri Paesi Ue. Quindi è urgente realizzare politiche industriali e un piano straordinario per l'automotive in Italia, per poter valorizzare le potenzialità di innovazione in una fase di grandi trasformazioni del settore con risorse adeguate rispetto agli altri Paesi. Un piano straordinario che metta a disposizione investimenti e strumenti per la trasformazione industriale e l’innovazione, rilancio della ricerca e dello sviluppo, rinnovo delle flotte pubbliche, ammortizzatori sociali e formazione per la salvaguardia, la crescita e la rigenerazione dell’occupazione.
Il piano industriale di Stellantis continua nella logica di annunciare le azioni stabilimento per stabilimento senza una visione complessiva. In questo quadro è assente anche un piano sull’occupazione che possa permettere la rigenerazione occupazionale, anche attraverso strumenti come il contratto di espansione, proseguono invece l'uscita incentivata e il ricorso agli ammortizzatori sociali con il conseguente impatto negativo sui salari delle lavoratrici e dei lavoratori. L'assenza di commesse e la richiesta di abbattere i costi da parte di Stellantis sta mettendo a repentaglio la tenuta industriale e occupazionale anche nelle aziende della componentistica.
Il nostro Paese è passato dal produrre circa 1.500.000 veicoli alla fine degli anni ‘90, a 473 mila nel 2022. Innovazione tecnologica, digitalizzazione ed economia circolare possono rendere la transizione un’opportunità per il rilancio della produzione, della crescita di buona occupazione e del ruolo di innovatore che il nostro Paese ha da sempre svolto.
L'automotive è un settore industriale fondamentale per l’economia del nostro Paese. Il Governo deve accompagnare la transizione affinché sia ambientalmente e socialmente sostenibile e mettere tutti i Paesi europei nelle stesse condizioni”.
Lo dichiara in una nota Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 29 marzo 2023