“Si è svolto, in video conferenza, l'incontro convocato dalla direzione aziendale su l'ennesimo avvio di un percorso di uscite incentivate. Rispetto agli accordi precedenti l'azienda ha proposto di mantenere i trattamenti precedenti per chi raggiungesse la pensione nei successivi 48 mesi, per gli altri sono previste fasce a seconda dell'anzianità anagrafica, escludendo dagli accordi gli under 35.
Saranno coinvolti gli stabilimenti di Cassino, Mirafiori, Enti Centrali, Pratola Serra, Termoli e Cento per un totale di circa 1.800 lavoratrici e lavoratori, di cui circa 900 solo negli enti centrali. Siamo a quasi 7000 posti di lavoro persi dal 2021.
Per queste ragioni abbiamo ribadito la nostra contrarietà a proseguire su questa strada in assenza di un piano che preveda la rigenerazione dell'occupazione.
Per la Sevel si sta valutando, invece, il ricorso al contratto di espansione con l'opportunità di accompagnare alla pensione chi potrà andarci entro i prossimi 5 anni. Il contratto di espansione prevede, inoltre, l'obbligo di assumere nuovi lavoratori nella misura di un terzo di quelli che hanno aderito all'uscita incentivata, e un percorso di formazione per la riqualificazione.
È preoccupante, poi, la situazione dello stabilimento della VM di Cento, dove si è condiviso un percorso che ha bisogno però di essere sostenuto e monitorato anche dalle Istituzioni.
Stellantis continua per la strada della riduzione dell'occupazione senza prospettive future.
È necessario che il tavolo avviato dal Ministro Urso lo scorso 14 dicembre diventi permanente. Stellantis deve dare risposte e garanzie, sul futuro dei propri stabilimenti, degli enti di staff e dell'indotto dove si stanno per aprire le prime gravi crisi industriali”.
Lo dichiara in una nota Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil
Roma, 27 febbraio 2023
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Stellantis. Fiom: continua la perdita di posti di lavoro, l'assenza di assunzioni e una visione complessiva sul piano industriale
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