Le lavoratrici e i lavoratori di Industria Italiana autobus si trovano ancora una volta a dover lottare per salvaguardare la continuità produttiva ed occupazione dell’azienda. Occorrono interventi urgenti per far ripartire la produzione e dare stabilità industriale all’unica azienda nazionale della costruzione di autobus.
Diversamente si rischia di perdere le commesse già acquisite e di non investire in nuove tecnologie e nuova occupazione in un settore, quello del trasporto pubblico, che è in forte espansione.
In questi anni le organizzazioni sindacali, le Rsu e i lavoratori hanno denunciato la mancanza di investimenti e una gestione non idonea al rilancio di IIA che ha portato allo stallo produttivo e quindi all’ennesima crisi di liquidità.
Le azioni messe in campo dall’azienda invece di superare la crisi e mettere i lavoratori nelle condizioni di svolgere la propria attività, hanno creato un clima di forte tensione.
Il riconoscimento dell’impegno e delle professionalità sono la base per poter rilanciare IIA. Il Governo e i soci hanno l’obbligo di individuare soluzioni definitive della crisi finanziaria e di aprire un confronto con le organizzazioni sindacali sugli investimenti per un reale rilancio dell’unico player nazionale a partecipazione pubblica.A tale scopo il Ministero delle imprese e del made in Italy deve convocare urgentemente il tavolo con azienda e organizzazioni sindacali più volte richiesto e sollecitato.
Per queste ragioni Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, Fismic-Confsal e Ugl Metalmeccanici dichiarano un pacchetto di 8 ore di sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori di tutte le sedi di Industria Italiana Autobus. L'articolazione del pacchetto di 8 ore a carattere nazionale verrà definita dalle RSU e dalle strutture territoriali a livello locale.
Uffici Stampa Fim Fiom Uilm Fismic UglM
Roma, 6 febbraio 2023