Attraverso la circolare Inps 25/2024 sono stati comunicati nuovi massimali degli ammortizzatori sociali che ogni anno devono essere rivalutati in base all’indice Istat dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati.
Indiche che ha registrato un incremento pari al 5,4%.
In base alle ultime modifiche della disciplina degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro (contenuti nella Legge di Bilancio 2022, art. 1 comma 194 lettera a) 234/2021) è stato stabilito che per i trattamenti relativi a periodi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa decorrenti dal 1 gennaio 2022, siano superati i previsti due massimali per fasce retributive attraverso l’introduzione di un unico massimale, il più alto, annualmente rivalutato, a prescindere dalla retribuzione mensile di riferimento dei lavoratori.
Per l’anno 2024 sono fissati in:
Indennità |
Lordo |
Netto (*) |
CIG |
1.392,89€ |
1311,56€ |
NASPI |
Importo soglia 1.425,21€ |
Massimale 1.550,42€ |
* Del contributo previdenziale del 5,84% |
CIG
Gli importi massimi mensili dei trattamenti di integrazione salariale per l’anno 2024 sono fissati in 1.392,89€ (1.311,56€ al netto del contributo previdenziale del 5,84%).
Naspi
Sono aggiornati anche i massimali per il calcolo della Naspi (sussidio contro la disoccupazione involontaria).
Nel 2024 l’importo massimo è pari a 1550,42€.
L’importo della Naspi si ricava sommando gli importi previdenziali degli ultimi quattro anni, dividendo il risultato per le settimane di contribuzione e moltiplicato il tutto per 4,33.
Nel 2024, se l’importo che si ottiene è pari o inferiore a 1.425,21€ (importo soglia) l’indennità risulterà pari al 75% di questo importo.
Se invece è superiore, si aggiunge anche il 25% della differenza tra 1.425,21€ e il massimale di 1.550,42€.
Roma, 2 febbraio 2024