Lunedì, 18 Novembre 2024

Europa/Internazionale. Memorandum tripartito: una minaccia al popolo curdo

Il memorandum tripartito sottoscritto da Svezia, Finlandia e Turchia rappresenta una pagina buia della solidarietà internazionale e una minaccia al popolo curdo.

Con questo memorandum è chiaro che la Turchia trova di fatto l’avallo dalla NATO, della quale rappresenta la seconda potenza armata, alle operazioni espansionistiche ai danni del popolo curdo e yazida. La Turchia ha intensificato dall’inzio della guerra in Ucraina gli attacchi al Rojava e al Kurdistan iracheno e questo memorandum che sblocca l’embargo sulle armi, che si era determinato proprio in risposta agli attacchi di Erdogan nella Siria del nord, rappresenta un lascia passare per annientare le esperienze di resistenza, anche femminista, e di confederalismo democratico che per prime avevano affrontato e sconfitto l’ISIS.

Con questa intesa tante e tanti attivisti politici curdi e turchi che avevano trovato da più di trent’anni riparo alle persecuzioni rischiano di divenire merce di scambio per l’allargamento della NATO. Ricordiamo che meno di un mese fa i ministri del governo svedese che hanno firmato il memorandum, avevano incontrato l’esecutivo del sindacato europeo IndustriAll parlando di persecuzione dei diritti e dei diritti sindacali, li stessi che sembrano non valere adesso per le tante e tanti oppositori politici al regime di Erdogan o per le popolazioni che hanno lottato e lottano contro l’ISIS ed i regimi di Erdogan e Assad.

Riteniamo il memorandum una scelta politica sbagliata e pericolosa e preoccupante il silenzio della stampa e ancor più dei governi italiano ed europei che hanno derubricato la questione curda ad un mero regolamento trilaterale tra Stati.
Lo stesso dichiara senza esitazioni che il PKK e lo YPG siano delle associazioni terroristiche quando invece anche la Corte suprema dell’UE, la Corte di giustizia del Lussemburgo, ha stabilito nel 2018 che il PKK è stato ingiustamente incluso nella lista dei terroristi dell’UE tra il 2014 e il 2017 e le unità di protezione popolari lo YPG insieme alle YPJ, la propria componente femminile, abbiamo combattuto e combattano in Siria contro l’Isis respingendo l’assalto a Kobane e realizzando un esempio di confederalismo democratico e femminista nella regione.

Esprimiamo la nostra vicinanza al popolo curdo che si batte in esilio o nelle proprie terre a difesa della democrazia, per la pace e per un’idea di pacifica coesistenza riconosciuta nel confederalismo democratico e saremo al loro fianco nelle iniziative possibili anche a livello europeo per chiederne con ancora più forza: riconoscimento, rispetto, supporto e tutela.


Ufficio Internazionale Europa Fiom-Cgil

Roma, 1° luglio 2022

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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