Continua la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori della GM di Silao per la libera elezione dei propri rappresentanti sindacali all’interno dello stabilimento.
Dopo aver respinto il contratto collettivo l'1 e il 2 febbraio 2022, più di 7.000 lavoratori dello stabilimento General Motors (GM) di Silao, nello stato messicano di Guanajuato, voteranno per eleggere un nuovo sindacato che li rappresenti.
Questa elezione ha luogo dopo che un accordo sindacale sottoscritto dalla CTM, considerato da molti osservatori un "contratto di protezione" (secondo il diritto messicano, si tratta di un accordo collettivo firmato dal datore di lavoro con un sindacato giallo alle spalle dei lavoratori per ottenere piena discrezionalità nella gestione dei rapporti di lavoro) è stato annullato ad agosto in un voto di legittimazione richiesto dalla recente riforma del diritto del lavoro messicano. Ad aprile, il primo tentativo di voto di legittimazione è stato annullato a causa di gravi irregolarità che hanno portato anche a una denuncia nell'ambito della sezione del lavoro dell'Accordo Stati Uniti-Messico-Canada (USMCA).
C’è preoccupazione per la mancanza di tutela dei diritti dei lavoratori all'interno dello stabilimento GM, soprattutto dopo le irregolarità nel voto di aprile e le segnalazioni di continue molestie e la violenza contro gli attivisti sindacali indipendenti.
La Fiom sostiene la lotta per libere elezione e condivide gli appelli del sindacato internazionale che chiedono a GM e all'autorità del lavoro messicana di garantire, atraverso la presenza di ispettori del lavoro e osservatori indipendenti, le condizioni per elezioni sindacali eque e aperte prima, durante e dopo il voto, come prescritto dalla riforma del lavoro messicano.
A ciascuna lavoratrice e lavoratore deve essere garantito l’esercizio del diritto di voto senza intimidazioni.