Dopo il primo stop dato dal voto contrario del parlamento della Vallonia e di Bruxelles oggi con 27 voti a favore e 24 il CETA riceve un altro colpo di arresto. E’ passata infatti la risoluzione che chiede alla commissione per il commercio internazionale INTA di proporre al Parlamento europeo di non ratificare l’accordo.
Al centro della valutazione il rischio della perdita dei posti di lavoro in Europa, si stima una perdita di circa 200.000 posti conseguentemente alla firma del trattato, e il rischio per i diritti sociali nonché l’abbassamento dei salari e un ulteriore aumento delle disuguaglianze.
Una delle pre-condizioni infatti ancora non è realtà in Canada ovvero la ratifica della Convenzione ILO 98 che prevede il diritto alla contrattazione e all’organizzazione collettiva che deve essere un prerequisito per il Parlamento europeo.
In allegato anche la posizione congiunta del sindacato europeo e canadese sul trattato commerciale.etuc-clc_statement_on_ceta_en