48 ore di sciopero generale indetto in Grecia dai sindacati contro i tagli di 25.000 dipendenti pubblici entro la fine dell’anno.
E’ questa la risposta dei sindacati greci del pubblico impiego all’ennesima misura antisociale presa in nome dell’austerità e dell’Europa che ce lo chiede.
Al sesto anno di recessione, con una disoccupazione arrivata al 27%, aumento della povertà vertiginoso la Grecia è in ginocchio in conseguenza delle misure della Troika.
In questo scenario è ancora più inquietante l’uccisione di Pavlos Fyssas, un giovane rapper antifascista di 34 anni, per mano di Alba Dorata, il partito neonazista che alle ultime elezioni greche ha ottenuto il 7% di voti ma che è già accreditato al 20%circa.
L’uccisione di Fyssas, ad opera di un gruppo di 30 militanti di Alba Dorata, è l’ultimo degli episodi avvenuti per mano dei neonazisti, sinora concentrati nel picchiare e perseguitare gli immigrati, gli antifascisti, i militanti di sinistra e i Rom. Di questo attacco squadrista abbiamo dovuto purtroppo leggere sui quotidiani esteri (non certo di sinistra), poiché tutti i media italiani hanno omesso la notizia e i pochi trafiletti stravolgono l’accaduto.
La FIOM, nell’esprimere la sua totale solidarietà con i lavoratori in sciopero, ritiene ancora più emblematica l’iniziativa organizzata dal sindacato dell’Industria europeo e la presenza dei suoi affiliati il giorno 30 settembre ed il 1 di ottobre in concomitanza con la sentenza del tribunale contro i lavoratori dei cantieri greci in sciopero.
Una delegazione della Fiom sarà ad Atene per ribadire il suo sostegno alle lotte contro l’austerità contro il fascismo per la democrazia
Roma, 19 settembre 2013