Iniziata il 30 aprile con uno sciopero di mezza giornata la mobilitazione islandese per l'incremento dei salari prevede di continuare con altre giornate di sciopero indette per il 6 e 7 maggio, il 19 e il 20 maggio, e se per allora nessun accordo dovesse essere siglato dal 26 maggio sarà sciopero ad oltranza.
Il sindacato risponde così alla mancanza di volontà dei datori di lavoro di trattare sulle richieste di incremento dei minimi salariali islandesi.
Forti del fatto che recenti riforme fiscali hanno ulteriormente gravato sulle fasce più deboli a seguito dell'aumento della tassazione dei beni alimentari e di una detassazione dell'import di beni di consumo.
Ad oggi il sindacato lamenta che la maggior parte dei lavoratori è costretta ad un impiego extra e ad un grande ricorso agli straordinari perché gli stipendi sono sotto la soglia del mantenimento.