Nonostante una comunicazione dei due gruppi sull’avanzamento dell’operazione, programmata per presentare un’immagine positiva, ai lavoratori non sono state fornite reali informazioni rispetto la nuova organizzazione industriale dell’entità GE/Alstom e delle sue ripercussioni sociali. Per quanto riguarda Alstom Transport, anche se le informazioni avevano l’intenzione di rassicurare, la situazione è molto lontana da questa realtà!
Queste le conclusioni a cui sono giunte le organizzazioni sindacali e i rappresentanti dei lavoratori di Alstom e GE di UK, Italia, Spagna, Belgio e Polonia nel loro incontro a Bruxelles del 26 gennaio.
Un mese dopo l’approvazione del piano dall’assemblea straordinaria degli azionisti c’è ancora incertezza riguardo i siti e la forza lavoro. Malgrado l’organizzazione di gruppi di lavoro per l’integrazione delle attività di Alstom con GE e numerose visite ai siti, nessuna informazione è filtrata ai lavoratori, che stanno diventando sempre più preoccupati per il loro futuro. Quale strategia industriale il gruppo, riconfiguarato, intende perseguire sotto la guida di GE? Cosa accadrà alle attività industriali duplicate che al momento la direzione di GE sembra minimizzare? La direzione di GE avrà le stesse esigenze di redditività che ha avuto fino ad oggi e che in questo caso rischia di avere conseguenze di larga portata per la parte Alstom? Quali sono le garanzie per l’impiego, le competenze e le capacità? Quale sarà il perimetro del nuovo gruppo dopo la decisione delle autorità europea sulla concorrenza?
Nella parte Alstom Trasporti regna ugualmente l’inquietudine. In un contesto economico depresso, l’avidità degli azionisti che si sono concessi una remunerazione sostanziale priva il gruppo di vere possibilità d’investire e indebolisce la sua perennità. I Portafogli ordini si svuotano e le prospettive per le attività ferroviarie in Europa non sono buone nel breve termine. La maggioranza dei 12.5 miliardi di euro recuperati dalla vendita del Power non saranno resi disponibili per i bisogni di Alstom Transport, il che significa che potrebbe trovarsi con un livello di debito pari a quello che aveva prima della messa in vendita della compagnia.
Alla luce di questa situazione, le organizzazioni sindacali e i rappresentati dei lavoratori di Alstom e GE lanciano un appello ai due gruppi affinché siano fornite garanzie riguardo sia i siti che l’occupazione non solo all’interno la nuova entità GE/Alstom ma anche con la prospettiva di permettere Alstom Transport di superare questo difficile periodo.
e domandano che:
• le istanze di informazione e consultazione di GE e Alstom siano informare e consultate a dovere sia a livello nazionale che europeo.
• Gli impegni presi dalle direzioni di GE e Alstom di fronte al “Comitato Aziendale Europeo” di Alstom siano rispettati e rapidamente messi in opera. Questa carta d’impegni firmata il 28 ottobre 2014 dalle due direzioni dà un certo numero di garanzie sostenendo soprattutto la creazione di due istanze europee d’informazione e di consultazione, il mantenimento delle strutture di dialogo sociale, la partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori ai processi d’integrazione attraverso la creazione di un’istanza temporanea di rappresentanza dei lavoratori e delle garanzie di impiego parziale.
Infine, fanno appello alle autorità europee ad includere il futuro dei due gruppi industriali in una riflessione più ampia sulle strategie industriali europee che sono di vitale importanza per l’Europa, vale a dire la costruzione e la manutenzione di centrali elettriche e di trasposto ferroviario.
28 Gennaio 2015