La Fiom aderisce alla giornata transnazionale di mobilitazione del prossimo primo marzo convocata dalla Transnational Social Strike Platform e invita le strutture a favorire la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori alle iniziative che si svolgeranno nei vari territori.
Il progetto dello sciopero sociale pone al centro le lotte dei migranti e prova a realizzare connessioni e coalizioni tra le diverse figure del lavoro e le diverse vertenze presenti nello spazio europeo. Questo va nella direzione che la Fiom intende perseguire con la coalizione sociale, che ha l'obiettivo di riunificare e ricostruire i diritti di cittadinanza delle donne e degli uomini nel lavoro e nella vita, di ricucire lo strappo che si è creato nel tessuto sociale e quindi di rafforzare la democrazia.
La Fiom intende essere protagonista di una battaglia democratica di contrasto alla xenofobia e di accoglienza a migranti e rifugiati. Si deve tornare alle pratiche fondanti del sindacalismo per il quale accoglienza non è solo solidarietà ma è anche ricerca comune di giustizia sociale.
La Fiom parteciperà alla giornata di mobilitazione con le proprie rivendicazioni e le proprie proposte sui migranti:
- La legge Bossi-Fini va cancellata e con essa l'odioso reato di clandestinità;
- L'iter amministrativo verso la cittadinanza deve diventare trasparente ed avere tempi certi. Deve essere considerato come diritto e non come favore da elargire con tempistiche lunghe che non vengono mai rispettate, condizionate dalla discrezionalità della pubblica amministrazione.
- Lo Ius soli va modificato perché così com'è viola la Costituzione. I bambini nati e vissuti in Italia vengono distinti in base alla capacità economica delle loro famiglie, escludendo tutti i figli di cittadini stranieri regolarmente soggiornanti che non riescono a soddisfare il requisito di reddito richiesto per l’ottenimento del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo.
- La tassa sul permesso di soggiorno deve essere ridotta drasticamente, come ci ha invitato a fare la Corte di giustizia dell'Unione europea
Sul tema della precarietà del lavoro e del reddito di dignità la Fiom è impegnata a portare avanti la campagna nazionale della Cgil per la carta dei diritti universali del lavoro, che ha l'obiettivo di estendere diritti a chi non ne ha e riscriverne di nuovi per tutti.
L'appuntamento del primo marzo è anche un appuntamento in cui ribadire la nostra contrarietà alla guerra e al terrorismo. La Fiom condanna la follia distruttiva della violenza e del terrore che attraversa il mediterraneo, l'Europa, il medio oriente e l'Africa.
Non vogliamo nuove spedizioni ed avventure militari. Vogliamo costruire la pace e fermare la spirale di violenza e di follia umana con il diritto, le libertà, il dialogo, la solidarietà, la cooperazione, la giustizia sociale, il lavoro dignitoso, il rispetto dell'ambiente, la costruzione di una difesa comune europea, a partire dalla difesa civile non armata e nonviolenta con l'istituzione dei corpi civili europei di pace. L'Italia non può e non deve essere coinvolta in nuove guerre, né essere promotrice di politiche di guerra.