Domenica, 22 Dicembre 2024

Formazione come leva del cambiamento

Nei giorni 27 e 28 ottobre anche i delegati e le delegate della FIOM MAV Alto Adige/Südtirol parteciperanno alle prime due giornate del percorso formativo organizzato dalla Fiom nazionale.

La formazione ritengo sia una leva per promuovere opportunità e moltiplicare la rete, tornare a fare politica dei quadri organica e strutturata, perché la nostra organizzazione tutta vive una fase di contraddizioni al suo interno, dove convivono i figli della politica e gli orfani, la storia e la non storia.

Abbiamo una grande difficoltà a mettere in relazione i linguaggi.

Assistiamo ormai da tempo ad un affievolirsi del senso di identità e del senso profondo dell’organizzazione.

Un obiettivo della formazione è di colmare le distanze che talvolta si sono create tra noi e i lavoratori. Inoltre deve essere un supporto al processo di ringiovanimento dell’organizzazione.

Oggi occorrono cultura e conoscenza, le vere leve di un cambiamento in grado di riproporre la scala dei valori che hanno formato identità e funzione al lavoro.

Per queste ragioni la formazione costituisce una delle fondamentali chiavi di lettura del mondo; del mondo del lavoro e del lavoro che cambia.

Non c’è niente di quanto abbia costituito e costituisca oggetto della contrattazione a tutti i livelli, che non verrà investito da profonde trasformazioni, a partire dall’evoluzione delle professionalità e del loro riconoscimento.

La formazione fino ad ora ha agito come leva all’adattabilità dei processi in atto, il salto che ci viene richiesto oggi è invece quello di anticipare l’evoluzione della realtà.

Perciò la formazione come percorso permanente dell’attività lavorativa e con un’idea di contrattazione capace di mettere in discussione, inventare, sperimentare.

Certo, mollare le certezze genera sempre inquietudine.

Apprendere per comprendere, comprendere per orientare e governare è l’unico antidoto.

La formazione dovrà sempre meno essere ridotta a capitolo rivendicativo per diventare sempre più linea di continuità in grado di dare forma e contorno all’intero progetto contrattuale, tenendo conto di una realtà più equa e sostenibile.

È mia convinzione che conoscere e mettere in pratica quanto imparato, anche attraverso la sperimentazione d’aula, anticipare le tendenze con momenti di studio e liberi scambi di idee, fidelizzi i nostri quadri e i nostri delegati e contribuisca a creare un gruppo dirigente preparato e coeso.

Un grande ringraziamento quindi a tutte le delegate e delegati della Fiom Alto Adige, sempre disponibili ad affrontare insieme a noi le nuove sfide, dentro e fuori la fabbrica e dentro e fuori le aule di formazione.

Grazie!

Cinzia Turello, segretaria generale Fiom Mav Alto Adige - Südtirol

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