Fiom-Cgil di Terni: “bene gli investimenti su Tubificio e Società delle Fucine, ora discussione complessiva sul futuro di Acciai Speciali Terni”

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Esprimiamo soddisfazione per gli annunci che Acciai Speciali Terni ha fatto alle Rappresentanze Sindacali Unitarie in merito al piano di investimenti e di assunzioni nell’ambito  \ùdel Tubificio di Terni e la Società delle Fucine. Il Tubificio di Terni, dopo due pesanti ristrutturazioni oggi registra la prima controtendenza dallo scorporo avvenuto il 1° gennaio 2023, un consolidamento non scontato e ottenuto anche grazie alla nuova proprietà, che ha inteso rilanciare quella realtà produttiva. Lo stesso vale per SDF che è stata sempre definita una delle gambe essenziali dello stabilimento a ciclo integrato. Ora non è più rinviabile una discussione complessiva sul futuro di AST, a prescindere da un accordo di programma, che non si capisce per quanto tempo il sistema è pronto ancora ad aspettare. Un confronto sul piano industriale nel suo complesso consentirebbe una valutazione più oggettiva e dettagliata degli investimenti sia quelli già messi a terra, sia di quelli annunciati in queste ore. Sono ormai passati tre anni dall’arrivo della nuova proprietà che ha di fatto cambiato più volte le linee guada del piano industriale mantenendo solo l’investimento sul walking beam. Il miliardo di investimenti prevedeva tra l’altro: un nuovo laminatoio, un nuovo BA e una nuovissima linea di decapaggio, laminazione e ricottura, oltre alle due linee del magnetico, oggi, messe in stand by, tutti gli altri investimenti fatti sino a qui sono fuori da questo schema. I livelli occupazionali non sono una variabile indipendente dagli impianti installati, dai mercati, dalle strategie commerciali, dai prodotti e dai processi. Se il piano originario puntava al mantenimento degli attuali livelli occupazionale dei diretti, cosa prevede la rivisitazione e la nuova impostazione?  Come sempre ribadito dalla FIOM-CGIL di Terni, il mantenimento dei livelli occupazionali, qualora non si riuscisse ad incrementarli, -in assenza di discussione- si deve riferire sia ai lavoratori diretti, sia a quelli dell’indotto.Per questi motivi esprimiamo solidarietà ai lavoratori della vigilanza privata rappresentati dalla Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil per l’ennesimo taglio di personale. Sempre in riferimento ai livelli occupazionali va ricordato che la nuova proprietà appena arrivata ha stabilizzato 130 lavoratori somministrati, rioccupandone, ad oggi, circa 70 di cui poco meno della metà compiranno, nei prossimi giorni, tre anni di agenzia interinale pur stando negli organici tecnologici di AST. Come abbiamo detto direttamente alla proprietà diversi mesi fa, riteniamo tre anni un tempo congruo per stabilizzare i lavoratori e le lavoratrici somministrati. Oltre ovviamente ad una adeguata qualità del lavoro determinato da tempi, ritmi e la possibilità dei lavoratori di usufruire di ferie e permessi. Come ribadito anche oggi in audizione alla II commissione consiliare della Regione dell’Umbria, vogliamo contrattare per avere un futuro industriale e produttivo integro e che ancora di più sia compatibile con la salute, la sicurezza e l’ambiente, che non possono essere considerati costi da contrarre, anche in termini di percezione e non solo sul volume e la quantità degli investimenti ambientali che pure sono stati confermati.  Per raggiungere questo ambizioso traguardo servono relazioni industriali più coinvolgenti e trasparenti come ribadito dal Cav. Arvedi nella riunione svoltasi a Cremona il 10 decembre 2024.

Lo ha dichiarato Alessandro Rampiconi Segretario Generale Fiom-Cgil di Terni