Fiom Veneto: Altissima adesione a sciopero e manifestazioni in tutta la Regione

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Non poteva essere più forte oggi il segnale dato dai metalmeccanici e dalle metalmeccaniche venete a Federmeccanica, Assistal e Unionmeccanica. L’altissima adesione al terzo sciopero per il contratto e le 7 manifestazioni provinciali che si sono tenute a Bassano del Grappa, a Limana, a Mestre, a Padova, a Rovigo, a Treviso e a Verona hanno dimostrato che i lavoratori e le lavoratrici del comparto non sono stanchi di lottare e che reclamano a tutta voce il loro contratto nazionale che, però, tenga in considerazione tutte le istanze presenti nella piattaforma votata nei luoghi di lavoro e presentata da Fim, Fiom e Uilm a maggio scorso.

A Belluno: 90% alla Gavazzi di Belluno, alla Mitsubishi di Alpago e alla NPE di Longarone; 70% alla LU.VE. di Limana, alla BVB; 80% alla Pandolfo Alluminio di Feltre e Lentiai, alla Evco di Sedico, alla Hydro Extrusion di Feltre, alla Clivet di Feltre e alla Epta Costan di Limana, azienda dalla quale è partito il corteo delle metalmeccaniche e dei metalmeccanici bellunesi composto da oltre 300 persone che è arrivato fino alla rotonda di Limana e poi è tornato alla Epta per gli interventi di segretari, delegate e delegati; 60% alla Aligroup Belluno, alla Videndum di Feltre e alla Edim-Bosch di Setteville.

A Padova: al corteo, che dalla stazione è arrivato fino sotto il palazzo di Confindustria, hanno preso parte oltre 2000 lavoratori e lavoratrici provenienti dalle aziende di tutta la provincia. Per le adesioni allo sciopero i dati sono: 100% ALL.CO, 95% Hitachi, 90% alla ZF, alla Pavan, alla MTA, alla VDZ, 87% alla Parker, 80% Maschio Gaspardo, Carraro Drivetech, Circet, Toffac, FHP; 75% alla Dab Pumps, Fast, Tecnolaser e alla Epta, 65% Antonio Carraro.

A Rovigo, oltre 500 lavoratori e lavoratrici del comparto hanno sfilato in corteo dalla questura fino al Duomo e in provincia si sono registrate, fra le altre, adesioni del 100% dei Cantieri Navali Vittoria, dell’85% RPM, dell’80% in Agritalia, del 75% in Irsap.

A Treviso: alcuni esempi tra le adesioni allo sciopero di oggi vanno dal 95% in De Longhi Produzione, Electrolux, Berco; 90% in Itla Bonaiti, Copreci, Termowatt; 80% in Breton, Stam, Menci, Irca -Rica, Sole Oderzo; 70% in Mitsubishi, Turbosol, Smartpaper, Golfetto Sangati, Haier, Csmtube; 65% in Stiga; 60% in Site, Somec produzione; fino al 50% in Omnia. Alta partecipazione anche alla manifestazione che da via Roma ha raggiunto Piazza Borsa.


A Venezia: 2500 metalmeccaniche e metalmeccaniche in corteo hanno attraversato le vie di Mestre dalla Stazione dei treni fino a Piazzale donatori di sangue dove si sono tenuti gli interventi di delegati e segretari che sono stati conclusi da Luca Trevisan, segretario organizzativo della Fiom Cgil Nazionale. Altissime le adesioni nel veneziano, con picchi del 100% raggiunti a Fincantieri (Marghera), alla Leonardo, alla Piaggio di Scorzè, alla Idromacchine, alla Berengo, alla Speedline, alla Peg Perego; il 90% di partecipazione si è registrata alla Lafert, in Faces, in DFV, alla Welding Duebi; l’80% in Gasparini; il 75% in Ponterosso; il 70% in IPC e Zincol.

 

A Verona: 900 metalmeccanici e metalmeccaniche hanno sfilato in corteo da Piazzale 25 Aprile a piazza Bra, al corteo Veronese era presente Mirco Rota, responsabile dell'ufficio sindacale della Fiom Cgil nazionale che ha chiuso gli interventi. Per quanto riguarda l’adesione allo sciopero si sono registrato ottimi numeri anche nel veronese: 100% di adesione in Isopan, Acciaierie di Verona, Borromini, Alstom; 98% in Manni, 95% in Fiamm Siapra; 91% in Bonferraro, 90% in Acciaierie Venete, Prima Industrie, Alfa Laval, Cascade; 80% in Sime, 70% in Ball Bevarage, Franke, Giacomini, Sidel.

A Vicenza: Il corteo a Bassano del Grappa ha attraversato la cittadina vicentina raccogliendo il favore dei cittadini e delle cittadine, non abituati a vedere manifestazioni di tal genere sfilare per le strade con l’arrivo nella piazza del Comune per gli interventi e le conclusioni di rito.  Alla manifestazione hanno preso parte oltre 1500 metalmeccanici e metalmeccaniche che hanno chiesto a gran voce la riapertura del tavolo di trattativa sulle basi della piattaforma votata nei luoghi di lavoro la scorsa primavera.  Per quanto riguarda le adesioni si sono raggiunti il 90% in Salvagnini Robotica, Xylem-Lowara, Dinoil, Fisep, Nidec Fir; l’80% in Ceccato Aria, Askoll, Beltrame, Safas, Valbuna, Comem, Baxi, Ferrari ventilatori; il 70% in Armes, Mobilfer, Pm Tecnology; il 60% in Esmach.

 

“Con lo sciopero di oggi siamo arrivati a 24 ore di astensione dal lavoro per il contratto. I metalmeccanici e le metalmeccaniche del nostro Paese non hanno intenzione di cedere il passo, anzi, oggi hanno manifestato e partecipato agli scioperi in ogni territorio con ancora più forza e determinazione. La loro priorità, la nostra priorità, è riaprire la trattativa sia con Federmeccanica e Assistal sia con Unionmeccanica: il contratto va scritto e definito partendo però da quelle che sono le richieste di migliaia di lavoratori e di lavoratrici che hanno votato e scelto la piattaforma rivendicativa presentata a maggio scorso alle associazioni datoriali. In Veneto, lo sciopero ha raggiunto percentuali ancora più alte delle scorse tornate; questa partecipazione e il coinvolgimento di così tante persone non possono essere ignorati, è necessario, a questo punto, che le rivendicazioni dei lavoratori e delle lavoratrici del comparto siano ascoltate. Nella nostra regione, così come in tutta Italia, ci siamo fatti sentire, ci siamo fatti vedere nelle strade, nelle piazze, svuotando i posti di lavoro e lasciando le fabbriche ferme e vuote, adesso tocca a Federmeccanica, Assistal e Unionmeccanica fare il prossimo passo e riaprire i tavoli di trattativa senza ulteriori indugi e senza tralasciare le rivendicazioni presentate da Fim Fiom e Uilm.” ha dichiarato Antonio Silvestri, segretario generale della Fiom del Veneto, al termine delle manifestazioni odierne.