Michele De Palma, coordinatore nazionale Fiom della Fca-Cnhi e Donato Gatti, segretario generale della Fiom Frosinone, hanno rilasciato in serata la seguente dichiarazione.
La Fiom–Cgil nelle giornate del 31 marzo e di oggi, 4 aprile, ha incontrato la direzione aziendale dello stabilimento di Piedimonte San Germano per affrontare nel migliore dei modi possibili per tutti i lavoratori i problemi occupazionali derivanti dall’ulteriore posticipo della “salita produttiva” del nuovo modello Alfa: la Giulia.
Nel confronto la Fiom ha chiesto all’azienda di assumersi la responsabilità dell’ennesimo ritardo per il ritorno al lavoro di tutti i 3816 lavoratori visto quanto previsto dal precedente accordo di CIGS, firmato anche dalla Fiom, che prevedeva per l’8 maggio 2016 la piena saturazione. L’azienda ha chiesto un anno di Contratto di Solidarietà: la Fiom, constatato e preso atto dei ritardi aziendali, ha dichiarato la propria disponibilità a raggiungere un accordo da sottoporre al voto dei lavoratori che garantisca:
- il rientro al lavoro di tutti i dipendenti al termine del Contratto di solidarietà;
- la riduzione del numero di esuberi temporaneo dichiarato dall’azienda pari a 1736;
- che tutti i lavoratori possano lavorare almeno il 51% delle giornate lavorabili per ogni mese per permettere la maturazione dei ratei di ferie, permessi, tredicesima mensilità e eventuali bonus aziendali;
- la rotazione a parità di mansione;
- una adeguata formazione per tutti i lavoratori per i nuovi modelli.
Ma nell’incontro la direzione aziendale si è presentata con un testo immodificabile, un “prendere o lasciare”, che non lasciava margini alla contrattazione per ridurre gli effetti negativi degli “esuberi temporanei” dichiarati dall'azienda: per la Fiom il contratto di solidarietà è tale se c'è una equa ripartizione delle ore in esubero a parità di mansione.
La Fiom, in ragione dei positivi investimenti che ci sono stati, è sempre stata realista, tanto da aver negoziato e firmato l'intesa per la CIGS precedente, con l'obiettivo di tornare ad una piena occupazione nello stabilimento. Tenere tavoli separati ed escludendo la Fiom da un reale confronto è un danno, nei prossimi giorni la Fiom terrà le assemblee per informare e confrontarsi con le lavoratrici ed i lavoratori.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 4 aprile 2016