“Le lavoratrici e i lavoratori di Capgemini sciopereranno oggi contro l'ultima proposta aziendale sullo Smart Working, giudicata insufficiente e penalizzante. La proposta ribalta l'accordo esistente con troppi rientri obbligatori, esclusioni ingiustificate e condizioni incerte per alcuni. Si contesta il passo indietro rispetto alla flessibilità acquisita e si rivendica un modello di lavoro basato su fiducia, equilibrio vita-lavoro e rispetto della professionalità. Lo sciopero è anche contro lo scarico delle responsabilità aziendali sui dipendenti e a sostegno del rinnovo del CCNL.
Come rappresentanza sindacale agiremo anche attraverso le autorità per la trasparenza e sulle certificazioni aziendali in considerazione delle tante ombre sulla rendicontazione delle ore di lavoro. Tantissimi lavoratori hanno denunciato di essere costretti a inserire nel gestionale aziendale attività diverse da quelle di lavoro sui progetti.
I dati aziendali, a nostro giudizio, non sono corretti per questa modalità di gestione della Capgemini, tanti lavoratori risultano lavorare per una percentuale ridotta su cliente quando invece sono invece su commessa. Non sappiamo perché l’Azienda chieda questo ai lavoratori ma capiamo perfettamente che i dati che comunica sono diversi dalla realtà.
Le ore lavorate sono molte di più di quelle previste contrattualmente e la produttività è esplosa negli ultimi anni, ma a detta dell’Azienda la scarsa marginalità è ‘colpa dei lavoratori’ che in smart non producono abbastanza!
Nel corso del confronto l’Azienda, che sta mettendo in difficoltà i lavoratori con rientri anche di centinaia di chilometri, si è spinta a dire che i lavoratori potranno andarsene se non riterranno sostenibile la proposta aziendale. Una vergogna inaccettabile da parte dell’azienda che, dopo aver assunto tante professionalità, anche attraverso la proposta dello smart-working, le scarica con parole da azienda padronale.
Per questo oggi i lavoratori della Capgemini sciopereranno in massa contro un’Azienda certificata che si comporta da ferriera ottocentesca. E viene quindi da chiedersi: ma c’è qualcuno che controlla?”
Lo dichiara oggi in una nota Fabrizio Potetti, coordinatore nazionale del Gruppo Capgemini per la Fiom-Cgil
Ufficio stampa Fiom-Cgil nazionale
Roma, 16 aprile 2025