Si è tenuto oggi l'ulteriore incontro con l'azienda sul piano industriale e sugli esuberi dichiarati.
L'azienda ha presentato la seguente proposta:
- Solidarietà: 35% media nelle aree di esubero (240 lavoratori), 20% sulle staff (100 lavoratori), 5% con esclusione del mese di agosto che arriva al 25% nelle altre aree (230 lavoratori).
- Mobilità volontaria: incentivo economico pari al 70% della differenza tra indennità INPS e stipendio lordo per i lavoratori che maturano i requisiti pensionistici durante il trattamento INPS. 15 mensilità per tutti gli altri (se accettano l'uscita entro settembre 2016 due mensilità aggiuntive per chi va in pensione e 5 per gli altri) inoltre per coloro che non maturano i requisiti 12 mesi di outplacement.
- Legge Fornero: dieci lavoratori potenziali.
Come Fiom-Cgil abbiamo ritenuto la proposta insufficiente e comunicato quanto segue:
- l'azienda ha dichiarato di aver ridotto le percentuali coinvolgendo i lavoratori della Sardegna. Dai conti che abbiamo fatto è evidente invece che la Sardegna è stata aggiunta agli esuberi perché se si calcola il numero dei coinvolti e le percentuali per aree si arriva a 120 esuberi;
- è necessario quindi ridurre le percentuali veramente e individuare la percentuale massima di solidarietà per il singolo lavoratore (visto che la media può portare al 70 per qualcuno e zero per gli altri!);
- si debbono ridurre i costi esterni, riportare dentro attività e impegnare il management alla partecipazione al sacrificio richiesto a tutti gli altri lavoratori;
- si devono aumentare le riqualificazioni e stabilire i percorsi formativi;
- è necessario introdurre per singoli capitoli di spesa gli investimenti necessari a supportare il piano comprendendo anche un investimento specifico su un nuovo management, valorizzando le seconde linee;
- ridurre le consulenze e altre attività esterne in modo o coerente con quanto richiesto ai lavoratori;
- utilizzare le ferie collettive e i permessi per ridurre l'esubero e la solidarietà;
- inserire una previsione di gestione condivisa e non traumatica alla scadenza degli ammortizzatori sociali (non vorremmo trovarci con una proprietà diversa che metta in discussione i principi individuati);
- infine visto che l'esubero è stato dichiarato il 10 febbraio scorso, a partire da quella data debbono essere conteggiati i dimissionari, per ridurre l'esubero.
Su queste richieste l'azienda ha risposto:
- con la Sardegna dentro si riduce la percentuale di solidarietà;
- non siamo d'accordo con l'inserimento della soglia massima;
- possiamo intervenire sulle aree dei somministrati e su quelle figure che non erano impattate dalla solidarietà con ferie collettive per 5 gg. Questo può ridurre di un 2- 2,5 % la solidarietà;
- possiamo introdurre tutti gli investimenti del piano industriale divisi per capitolo, prevedendo una specifica sulla formazione;
- stiamo lavorando per far partecipare il management alla riduzione dei costi, saremo in grado di fare una proposta prossimamente.
È evidente che su queste basi, pur registrando alcuni avanzamenti, abbiamo ritenuto le risposte insufficienti e per questo richiesto all'azienda un ulteriore riflessione per poter immaginare, sempre dopo il confronto con i lavoratori, una soluzione condivisa.
È stato fissato quindi un nuovo incontro per il 26 maggio p.v. alle ore 11,00.
Come Fiom-Cgil pensiamo inoltre che, qualora dovesse perdurare questa assenza di segnali significativi sulla vertenza aperta, all'esito del prossimo incontro valuteremo tutte le iniziative da intraprendere.
FIOM NAZIONALE
Roma, 17 maggio 2016