“La Fiom si presenta al tavolo della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale di categoria con una piattaforma innovativa, che sfida le aziende sul terreno della qualità del lavoro, dell'occupazione e dello sviluppo e che ha ricevuto il consenso democratico e certificato della maggioranza dei lavoratori metalmeccanici coinvolti nella consultazione”. Questo il commento di Maurizio Landini sull'esito del referendum che la Fiom ha svolto tra gli addetti delle imprese aderenti a Federmeccanica. La consultazione si è tenuta dal 28 ottobre al 20 novembre: i dati, non ancora definitivi, indicano che si è svolta in 4.050 aziende per un totale di 526.833 addetti – coinvolgendo cioè il 65% circa dei dipendenti delle imprese aderenti a Federmeccanica per cui è in corso il negoziato contrattuale. Al momento del voto erano presenti in azienda 424.870 lavoratrici e lavoratori; hanno votato in 238.034 (il 56%): 219.686 i sì, 14.208 i no, 6.040 bianche e nulle. La piattaforma della Fiom è stata perciò approvata con il 93,8% dei voti validi.
Nella trattativa tra sindacati e Federmeccanica - iniziata il 5 novembre scorso e che prevede un secondo incontro il 4 dicembre – in applicazione dell'accordo sulla rappresentanza firmato da confederazioni sindacali e Confindustria nel gennaio 2014, l'accordo sarà valido se sottoscritto da sindacati che rappresentano almeno il 50% più uno della categoria e se approvato con un voto referendario dalla maggioranza dei lavoratori interessati. A questo proposito, secondo i dati in nostro possesso, a oggi le elezioni per il rinnovo delle Rsu si sono svolte in 4.183 imprese – per un totale di 545.000 addetti – e hanno votato oltre 370.000 lavoratrici e lavoratori: la Fiom ha la maggioranza assoluta con il 62,2%, eleggendo 9.701 delegati (il 70% del totale).
“Questi risultati e il grande consenso raccolto nel voto sulla nostra piattaforma contrattuale che va ben al di là degli iscritti alla Fiom nelle aziende coinvolte – sottolinea Maurizio Landini – confermano la volontà dei lavoratori di riconquistare un contratto unitario che ponga fine alle divisioni e agli accordi separati allo scopo di tutelare e migliorare le condizioni di vita e lavoro di chi in questi anni ha sopportato il peso maggiore della crisi economica e sociale. E' a tal fine e con questo mandato che ci presenteremo all'incontro del prossimo 4 dicembre”.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 1 dicembre 2015