L'azienda con una lettera formale ha comunicato le sue decisioni rispetto alla richiesta dei lavoratori e delle lavoratrici, sostenuta anche dalla nostra organizzazione, di prorogare la vigenza di tutta la contrattazione disdettata tre mesi addietro.
Giudichiamo grave che non sia stata accolta per intero questa richiesta.
Sebbene tutte le minacce di regolamenti unilaterali che sarebbero scattati se non avessimo negoziato una nuova intesa sono venute meno, è evidente che l'impatto di questa scelta è pesante.
Dal primo gennaio i neoassunti avranno solo il contratto nazionale. Mentre la stessa spalmatura della 14ma in 13 mensilità, avviene su salario strutturale, senza legittimazione di un accordo, e penalizza i lavoratori.
Per tutti i dipendenti in forza ci sono tre mesi di proroga su tutti gli altri istituti come da noi richiesto. L'azienda ha in sostanza dovuto fare un passo indietro rispetto alla linea dell'accordo al ribasso, grazie alla determinazione e alla lotta dei lavoratori, ma resta da recuperare tutto l'impianto contrattuale per tutte e per tutti, in forza e neoassunti. Ci aspetta un 2015 intenso quindi. Lavoreremo pancia a terra per riconquistare tutto quello che ci vogliono cancellare.
FIOM-CGIL NAZIONALE
Roma, 23 dicembre 2014