Il primo incontro sulle procedure di trasferimento d'azienda e di scissione, funzionali alla costituzione di Finmeccanica One Company, per quanto riguarda la nostra organizzazione non ha risolto tutti i punti.
Nelle lettere di apertura della procedura, Finmeccanica affermava alcuni elementi molto preoccupanti, tra i quali:
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la riserva, rispetto alle tutele di legge per i lavoratori, di applicare comunque i processi di ottimizzazione e riorganizzazione che si dovessero rendere necessari;
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la concentrazione degli investimenti in aree non specificate;
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possibili ottimizzazioni e riduzioni degli "spazi" e dei siti;
Nel confronto con le rappresentanze sindacali Finmeccanica ha poi aggiunto che, dal giorno della fusione, si determineranno degli esuberi e che, allo stato attuale, non è in condizione di prevedere le ulteriori conseguenze del processo di riorganizzazione avviato.
Come delegazione Fiom-Cgil a fronte di quanto comunicato dall’azienda si rende necessario chiarire:
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i numeri e le aree in cui si potrebbero produrre gli esuberi;
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le eventuali problematiche sui siti e le modalità con cui l'azienda eventualmente intende affrontarli;
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gli effetti della fusione sulle società controllate;
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che, fino a quando non si firmerà il nuovo contratto integrativo di Finmeccanica, i lavoratori manterranno tutti i trattamenti vigenti nelle società di provenienza.
Dopo le nostre richieste di modifica e di chiarimento l'azienda ha presentato un testo che ha risposto positivamente al tema dei trattamenti economici e normativi dei lavoratori e sulle aziende controllate (impegnandosi a fissare un confronto specifico) ma in modo parziale sul resto.
In particolare Finmeccanica continua a riservarsi "....di porre in essere le azioni che si dovessero rendere necessarie all'ottimizzazione delle strutture nonché alla semplificazione dei livelli di coordinamento". Tale formulazione sottintende quanto dichiarato dall'azienda al tavolo sulla gestione di esuberi che si determineranno a partire dal 1° gennaio 2016.
Abbiamo quindi comunicato formalmente che non c'erano le condizioni per firmarlo e richiesto un ulteriore incontro di procedura, così come previsto dalla normativa vigente (la norma prevede 10 giorni per l'espletamento del confronto).
Nonostante l'azienda abbia accettato la nostra richiesta e fissato un nuovo incontro al 24 novembre p.v. alle ore 8,30, per verificare possibili miglioramenti del testo, Fim e UILM hanno invece firmato dichiarandosi soddisfatte del punto raggiunto.
Per informare tutte le lavoratrici e i lavoratori su quanto accaduto e su tutte le problematiche aperte con l'azienda (prospettive industriali, divisionalizzazione e missioni dei siti, trattamenti integrativi, PdR, indennità orarie, trasferte etc.), invitiamo tutte le RSU ad organizzare assemblee e iniziative in tutti i siti per il giorno 23 Novembre p.v.
FIOM NAZIONALE
Roma, 20 novembre 2015